Alta via Adamello

Per non perdere il filo del discorso, tenere riuniti tutti i "pensieri" idee e quant'altro, ho creato una pagina dedicata a una sfida che mi prefiggo di affrontare da anni. Qui pianificherò il tracciato e le tappe. Ogni consiglio e commento rimane sempre ben accetto.

Il progretto finale è di percorrere sicuramente l'alta via dell'Adamello, anche chiamato sentiero n.1, e se fattibile, agganciare anche l'alta via camuna, ovvero il sentiero n.2 che si snoda nel parco nazionale dello Stelvio.


L’alta via dell’Adamello è uno splendido percorso di trekking che si sviluppa in sette tappe, a quote comprese fra i 2000 e i 3000 metri, attraversando in modo coerente da sud a nord la dimensione maggiore del gigante retico dell’Adamello, mantenendosi in perfetto equilibrio tra impegno e soddisfazione, senza eccessive difficoltà e accessibile a tutti purché ben allenati fisicamente e psicologicamente, motivati ed equipaggiati. Il percorso proposto si sviluppa spesso su terreno libero, ma guidati dalla segnaletica. Esistono, anche se relativamente brevi rispetto allo sviluppo totale della via, alcuni passaggi considerati difficili, nei quali oltre al passo sicuro e alla buona forma fisica è necessaria una certa esperienza alpinistica nonché un'adeguata attrezzatura, come ricordano alcuni cartelli esposti nei rifugi lungo il percorso. Percorrendo l'alta via dell'Adamello si incontrano dei resti di insediamenti militari della prima guerra mondiale: trincee, muraglie, caverne, e altre opere.

Qui le 6 tappe che vanno per la maggiore anche in rete:

1.Dal rifugio Tita Secchi mt. 2367 al lago della Vacca, al rifugio Maria e Franco mt. 2574 al passo Dernal. Ore 5. RIFUGIO TITA SECCHI - PASSO BLUMONE - BOCCHETTA BRESCIA - RIFUGIO MARIA E FRANCO.

2.Dal rifugio Maria e Franco mt. 2574 al passo Dernal, al rifugio Città di Lissone mt. 2017 in val Adamé. Ore 4,30. RIFUGIO MARIA E FRANCO - PASSO DI CAMPO - PASSO D'AVOLO - PASSO D'IGNAGA - RIFUGIO CITTÀ DI LISSONE.

3.Dal rifugio Città di Lissone mt. 2017 in val Adamé‚ al rifugio Paolo Prudenzini mt. 2225 in val Salarno. Ore 4,15. RIFUGIO CITTÀ DI LISSONE - CUEL DEL MANZOLER - PASSO POIA - RIFUGIO PAOLO PRUDENZINI.

4.Dal rifugio Paolo Prudenzini mt. 2225 in val Salarno, al rifugio Serafino Gnutti mt. 2166 al Miller. Ore 3,30. RIFUGIO PAOLO PRUDENZINI - PASSO MILLER - RIFUGIO SERAFINO GNUTTI.

5.Dal rifugio Serafino Gnutti mt. 2166 al Miller, al rifugio Franco Tonolini mt. 2450 al Baitone. Ore 1,20. RIFUGIO SERAFINO GNUTTI - PASSO DEL GATTO - RIFUGIO FRANCO TONOLINI.

6.Dal rifugio Franco Tonolini mt. 2450 al Baitone, al rifugio Giuseppe Garibaldi mt. 2550 al Venerocolo. Ore 5. RIF. FRANCO TONOLINI - PASSO PREMASSONE - DIGA PANTANO D'AVIO - PASSO DEL LUNEDI 0 BOCCHETTA DEL PANTANO - RIF. GARIBALDI.

L'obiettivo rimane ovviamente quello di pressare le tappe. Camminare quindi anzichè 5 ore al giorno, anche 10/11.

Cartina


La frazione aggiuntiva, d'avvicinamento al sentiero n.2 sarebbe il rifugio Sandro Occhi (Ex Aviolo):

Dal Garibaldi si scende per l'ex sentiero n.11 lungo il cosiddetto calvario, una serie di tornanti in forte pendenza che connettono il fondo della Val d'Avio con il Lago Venerocolo. Questo eloquente soprannome vi fu assegnato dagli Alpini durante la Guerra Bianca, i quali (prima della costruzione delle teleferiche) dovettero portare a spalle, ogni giorno, quintali di rifornimenti al fronte. Terminato questo primo tratto in discesa, si costeggia in falsopiano il Lago Benedetto sin quasi alla grande diga in cemento che lo contiene, in prossimità della Malga di Mezzo (1944 m). Proseguendo lungo la costa dei laghi, seguendo cioè il segnavia 11, si scende a Malga Caldea e quindi a Temù, collocato sulla Strada Statale 42 del Tonale e della Mendola. Svoltando a sinistra, si inizia a salire verso il Passo delle Gole Larghe (2804 m) proprio sotto il Monte Avio (2962 m); valicatolo, su traccia di sentiero si scende al Lago Aviolo (1920 m) e al vicino rifugio omonimo: occorrono circa 5 ore per giungere qui dal rifugio Garibaldi.

Qui se non ricordo male con 30 minuti spinti si scende al parcheggio prima di Vezza d'oglio. Adesso bisogna capire quanta strada c'è da qui all'inizio del sentiero n. 2, che inizia a Tu, nell'altra sponda.


Il buon sito viamichelin stima 9 km. Tra salita e discesa, ma con zaini in spalla, si possono ipotizzare almeno 1h30min 1h.45. E siamo alla partenza del sentiero n.2

Qui i ragazzi del Verona trail runners raccontano la loro esprienza:

http://www.veronatrailrunners.it/www/index.php?option=com_content&view=article&id=169:tw-nalta-via-n-1-nestate-2012&catid=68&Itemid=136

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