Trail Golfo dei Poeti 2013

 
Ancora una volta parto con la foto dell'arrivo. Un arrivo spettacolare, in compagnia dell'inseparabile Ivan, amico di tante corse e avventure. Parto con un sorriso ritrovato dopo un periodo sportivamente difficile, che mi ha fatto optare per il percorso corto ( 23 Km di Portovenere ) invece dei 45 del trail lungo. Preparate birre e popcorn? Riparto dell'inizio!

Il patatrack avviene verso fine Agosto, quando durante la ricorsa dalla spiaggia per il megatuffo, la sfiga vuole che picchi con violenza inaudita contro un sasso proprio nel centro del tallone destro. La fitta è subito allucinante, quasi da provocare i lacrimoni agli occhi, ma la botta esce subito e la speranza di una rapida guarigione nel giro di qualche giorno tiene alto il morale, tanto che il pomeriggio ci azzardo anche un 10km di corsa un po sofferente sopra. L'inizio della  fine. Dal giorno successivo per un mese abbondante non riesco ad appoggiare il piede nudo sul pavimento senza sentire dolore. Peggioro ulteriormente la situazione provandoci a correre sopra per una quindicina di km con delle solette in lattice che non mi fanno sentire molto il dolore, ma mi portano a correre in modo innaturale, anche per la paura di appoggiare secco il tallone, e mi procurano una bella contrattura al polpaccio. Da quel momento la decisione è inevitabile. E' più di un mese che non mi alleno seriamente, non sono fisicamente apposto, chiedo se posso spostare il pettorale dalla lunga alla corta, domanda che viene immediatamente accettata dell'organizzazione. Quindi si parte un po con l'amaro in bocca per questa nuova avventura.

 
Nonostante il cielo non sia limpidissimo, si fa comunque sentire un gran caldo afoso. A rinfrescare un po l'anima ci sono i paesaggi mozzafiato, scendere a Portovenere è veramente un esperienza che consiglio a tutti di fare, uno dei luoghi più suggestivi che mi sia mai capitato di vedere. Questo è quello che mi piace dei trail, non la prestazione sportiva ed atletica fine a se stessa, ma la cornice che qui assume un aspetto molto più importante, se non il principale, specialmente per chi come me non ha nessun obiettivo di classifica. Il tallone e la gamba reggono abbastanza bene fino al dodicesimo km, poi i fastidi iniziano ad aumentare, aggravati anche dallo scarso allenamento e dalla morsa del caldo che non ci abbandona, specialmente nella gradinata in salita soprannominata non a caso "Microonde".
 
 



 
Verso il 15 km mi raggiunge Ivan, in salita dice di non riuscire a tenere il mio passo, ma sul falsopiano e in discesa lui ne ha ancora, anche se decide di aspettarmi, per l'arrivo trionfale. Anche per lui vale la mia filosofia, ci iscriviamo alle gare non per arrivare 10 posizioni avanti o indietro, ci iscriviamo per correre con assistenza in posti che altrimenti mai da soli saremmo andati a vedere.
Tra risate e battute arrivamo all'ultima infinita serie di scalini, estraiamo la bandiera della muerte zuppa di sudore, e tagliamo il traguardo come se avessimo vinto l'ultra trail del monte bianco. Il resto è storia!
 
 
Riepilogo - 23 Km 1120 mt dislivello - 3:30:00 per finirla.
Organizzazione impeccabile. Gara consigliata per gli amanti dei trail. 
 
 
 
Il buon Andrea ha invece fatto una bella gara e un ottima foto finale!
 
 
 
 
 
 

Commenti

  1. Condivisione e luogo incantevole, gran bella esperienza e devo ammettere che apprezzo il tuo atteggiamento verso la corsa!! Bravo ;-)

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    1. Grazie Fausto. Il posto era veramente spettacolare, e visto che tanto primo non ci arriverò mai, mi godo il panorama. :-)

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