IRONMAN 70.3 Pescara . Quando i sogni diventano realtà!


E' passata una settimana ormai dal mio primo Ironman 70.3. L'ho finito. E' stato duro ma la gioia infinita che scatena dentro è inspiegabile. Sette ore di sofferenza, sette lunghissime ore dove il tempo e lo spazio si deformano, dove i pensieri viaggiano e la fatica fa staccare la mente dal corpo. Ma partiamo dall'inizio...

[ The day before ]

Partenza in auto con mio cognato, non abbiamo ancora capito il motivo, forse l'euforia di vedere quello che mi aspettava, sta di fatto che partiamo Venerdì sera alle 23:00 per affrontare i 550km che ci separano da Pescara. La gara l'avrei fatta solo io, ma altri due amici erano pronti a raggiungermi il sabato per il supporto! Velocità di crociera, 2 tappe in autogrill, e alle 4.30 siamo a Pescara... e mo che cazzo facciamo? Giro a piedi, cerchiamo di dormire in auto attendendo l'apertura dell'hotel, ovviamente non ci riusciamo e riprendiamo il tour... penso di aver caminato di più il sabato che nella mezza finale... Dopo infinite ore, code per la registrazione, km e km a piedi, entro in zc per la consegna della bici. Metre la appoggio sulla rastrelliera noto che il copertone davanti si sta lesionando sulla parte esterna.. sudore... terrore.. e adesso? Se si taglia e butto all'aria tutto?
Minaccio ancor prima di sentire la risposta l'addetto della zc, devo uscire assoutamente, devo andare al bike expo per farmi montare i copertoni. Ovviamente vista la mia stazza la domanda viene subito accolta, la bici riparata e mi registrano anche il cambio che per la prima volta non darà nessun problema. Finalmente è arrivato il momento della pennica in hotel, ore 14.30. Alle 17,00 ci troviamo con Ivan e il Cremo, arrivati freschi in aereo, giro per Pescara a stemperare la tensione che man mano sale, loro drink alcoolici, io limonata. Si guardano le bancarelle dell'expo, si guarda la partenza del nuoto e le boe a distanza infinita, incontro Stefano LaCara con il gruppetto per il giro di prova sul percorso bici ( E' stato veramente un piacere conoscervi di persona! ), guardo l'Ironkid dei bambini, fenomenali, guardo tutto ma in realtà la testa è altrove...  cena con pasta, passeggiatina e a nanna. Lascio loro a divertirsi nella notte Pescarese e mi ritiro a letto, con quella sensazione strana, un misto fra gioia e paura, ansia di non essere all'altezza e convinzione di poter tagliare il traguardo... e anche con un leggero dolore ai polpacci per la strada fatta.. avrò forse fatto una cavolata???

( La maglietta evento realizzata dal Doc per tutta la company! Mitico )


[ THE RACE ]

Sveglia alle 5.50, colazione abbondante ma senza esagerare, ultimi controlli in zona cambio, mi infilo la muta e provo a nuotare per 200mt, così da familiarizzare con il mare. Mi sento bene, guardo i cani di salvataggio, i soccorsi, l'elicottero che passa sopra le nostre teste.. Non ci credo, sono veramente qui. Trovo Stefano alla partenza, ci scambiamo gli ultimi in bocca al lupo pre-gara, quelli che servono per spaccare un pochino la tensione.. la musica aumenta di volume, colonna sonora del gladiatore, pelle d'oca.. lo speacker fa partire il conto alla rovescia, ci siamo -10 respiro.. dev correre dalla spiaggia in mare -9 tranquillo, andrà tutto bene -8 mi terrò all'esteno -7 non voglio la ressa, parto con il mio ritmo -6 pacca sulla spalla da Ste -5 uomo qui si fa la storia -4 respiro -3 respiro -2 chiudo gli occhi -1 li riapro BANG! Corsa in acqua, prendo l'esterno del gruppo, cammino veloce finchè l'acqua non si alza, mi tuffo e parto con le bracciate... dopo le prime dieci il fiato è già regolare, niente panico, sto già bene, ottimo. Tengo il mio ritmo, ogni tanto mi rimetto nella giusta traiettoria, recupero qualche atleta, lo supero, mi sento in forma. Arrivo all'ultima boa ed inizio il ritorno, che si dimostrerà più lungo del previsto (2.3 invece di 1.9) , ma non importa, oggi è il giorno, nessuno mi potrà fermare, come c'è scritto sul bracciale che ci hanno dato alla registrazione, "ci vediamo alla finish line"!

Tempo Swim: 00:37:15 - 53° Cat. / 258° Assoluto


 - Bike -

Dopo una corsa infinita, visto che la bici era tra le ultime della zona cambio, mi sfilo la muta, metto caschetto e occhialini, infilo le scarpette ed esco. Monto in sella e cerco di portare le gambe agili ad un buon numero di pedalate al minuto. Questa è la frazione che più mi spaventa, sono migliorato molto in sella dall'anno scorso, ma con le salite ho comunque poca esperienza. I primi 15 kilometri scorrono bene però, riesco a tenere un buon ritmo, sempre appena sopra i 30km/h. Poi inizia la salita, inizia la sofferenza, anche se tutto sommato, con la mia andatura e non badando a tutte le bici che mi superano, e sono veramente tante, riesco a portarmi discretamente verso la fine quando succede il fattaccio... dopo una breve discesina, dove approfitto per bere, nella mezza curvetta che riporta in salita, la ruota davanti finisce su un gel abbandonato a terra.. probabilmente al gusto di banana visto come la mia ruota davanti decida di scivolare all'esterno proiettandomi inesorabilmente verso l'asfalto... STOCK!!!  Gran botto, mi mozza il fiato e mi prende l'ansia.. Dio fa che non finisca così.. riapro gli occhi e vedo della gente che mi corre incontro, mi rialzo e guardo la bici.. integra.. perfetto. Controllo allora i miei danni.. ginocchio, fianco schiena, esterno gluteo... tutto sangue. Vabbè mo passa. Butto sopra dell'acqua, sistemo borracce e sottosella che erano volati via, mi aiuta un ciclista che guardava la  gara a ripartire in salita e via, anche se con 10 minuti di stop, sono ancora in gara. Lo ringrazio anche per l'incitamento "Dai che la finisci lo stesso!" e dopo avermi fatto tornare il sorriso, gli rispondo "Ci mancherebbe, sono qui per questo! Ci vediamo al prossimo giro!". I km scorrono sotto le ruote, la gente fa il tifo chiamandoti per nome, visto che è ben visibile sul pettorale, inizio il secondo giro e riprendo la salita. La seconda volta la sento tutta, quei continui sai e scendi che mi rompono il ritmo e mi spezzano le gambe. Butto le borracce vuote ai bambini che fanno la collezione, sorrido a tutti e cerco di ripetermi che ci siamo quasi. Ovviamente continuano a superarmi tutti, anche un tizio in discesa che decide di non fare la curva e scendere direttamente dal burrone... lo ritroverò poi sotto ancora in sella, tutto sporco d'erba, che pedalava e bestemmiava in crucco.. è vivo, gli è andata di lusso. ( Per la cronaca io ero quasi a 60 km/h lui penso almeno sui 70... ) Arrivano infine gli ultimi 15 km di tngenziale controvento, qui vedo purtroppo gruppi di atleti che sfruttano la scia. Io decido di soffrire per i cavoli miei, tanto questa frazione è compromessa a tempo, quindi preferisco finirlo come deve essere finito, rispettando le regole e cercando la mia soddisfazione personale al di là del cronometro. Anche qui però l'organizzazione, forse per farci meglio "assaporare" le bellezze locali, decide per un bel 95km invece di 90.

Bike 3:43:35  196 Cat / 1015 Assoluto  -- Tempaccio! ahahahah --

- Run -

Arrivo in zona cambio, mollo la bici, infilo le scarpe da running, il mitico cappellino del triathlon Asola, e ripenso alla frase che il Doc. mi dice sempre prima di una mezza... se arrivi al 10°km e stai bene è fatta, altrimenti è un calvario.. Rido. Cazzo devo ancora partire e sto già a pezzi. Che faccio, corro? Il pensiero dura solo pochi secondi, cazzo ovvio che corro. Mi sono fatto un culo quadro per arrivare fino a qui, ho nuotato in pausa pranzo, saltando i pasti, ho corso a -14, ho pedalato di notte sui rulli nel mio box, ho speso soldi e tempo per realizzare il sogno, in tanti a casa credono in me, come faccio a tornare senza la medaglia da finisher! Vai Paolo, è tempo di far valere per una volta la testa, il fisico ormai ti ha quasi mollato, ma la volontà e la voglia di diventare un mezzo Ironman, quella è ancoa altissima! Parto per il primo giro e tengo un passo molto lento, sui 5'45" a Km. Subito dopo il ristoro vedo la curva alcolica che mi fà il tifo, urla del doc, mio cognato fa le foto, il Cremo continua a bere la birra! Rinasco, nonostante il caldo ed il sole che mi brucia la pelle, sento nuove energie dentro di me. Batto il cinque a tutti i bambini, ormai il tempo finale non importa, devo solo arrivare e me la voglio godere. Questo è l'Ironman e la gente a Pescara fa un gran tifo! Passo il temutissimo ponte, camminando, quei 200 metri all'8% di pendenza sono troppo anche solo da guardare per me, rilancio un poco la gambata in discesa e scorro tutto il lungo mare.. al bivio che porta in spiaggia non mi giro, non lo voglio vedere, non ancora... passo sotto le doccette refrigeranti.. sollievo. Ristorino e ripasso davanti alla curva alcolica, dove mi fermo a parlare " Se mi rivedete passare, vuol dire che ce la faccio!". Altro giro, altro bracciale, prima rosso, adesso bianco. Al bivio ancora non mi giro. La mente si stacca dal corpo, non sento più niente, i miei pensieri vagano, le gambe avanzano, piano ma avanzano. Ripasso davanti agli amici ed è festa, mancano solo 5km, aspettatemi alla finish line perchè scriverò la mia storia. Bracciale verde, ultima salita del fottutissimo ponte, sono sfinito.. gli occhi cadono sul marciapede dove troneggia un adesivo giallo e nero .. "Stefano lacarastrong" .. echeccazzo, è destino! La musica aumenta, stavolta devo girare a destra, il tappeto rosso, la spiaggia, un tipo dell'organizzazione che mi batte il 5 e mi urla sei un finisher.. le urla degli amici, non ci credo ancora, mancano 100 mt, l'arco della gloria è in fronte a me.. mani al cielo e lo speaker che finalmente lo dice... PAOLO SEI UN FINISHER!!!!!!! Adesso posso anche piangere. Adesso potete chiamarmi (mezzo) Ironman. Adesso il mio sogno è realizzato, l'impresa compiuta. Arrivano dietro il palco gli amici, mio cognato che mi passa al cell. mia moglie, non riesco manco a parlarle tanto piango, solo a farneticare all'infinito "CE L'HO FATTA, CE L'HO FATTA". Essì perchè tanti sono stati i momenti in cui ho pensato di non farcela, le crisi andavano e venivano, però sono contento di averle sapute gestire. Non ho fatto di certo un tempone, molto sopra a quello che avevo preventivato, ma va bene così, era la prima volta, è stato un sogno, avrò modo di affinare le cose, sopratutto in bici per non arrivare scarico alla corsa, specialmente il mangiare che è stato fatto un po troppo in modo approssimato.

RUN - 2:32:10  201 Cat / 1032 Assoluto -- Un pochetto imbarazzante --


TOTALE: 7:04:44   201 Cat / 1020 Assoluto  ( Non si può che migliorare.. spero )




RINGRAZIAMENTI

Alla fine di questa avventura devo ringraziare mio cognato Bruno che si è sparato questi 1200km di auto con me per accompagnarmi nella mia pazzia, a mia moglie e bimbe che mi hanno sopportato ed incoraggiato fino alla fine, scrivendo cose che ancora oggi mi fanno brillare gli occhi, il Doc. Ivan ed il mitico Cremo che si sono fatti il weekend tifando il sottoscritto, continuando a farmi i complimenti per tutto il giorno mettendomi quasi in imbarazzo. Numeri 1.

Ringrazio anche tutti gli amici che mi hanno incoraggiato in questi mesi, uno su tutti Andrea, che ha diviso la corsia in piscina con me per ore, ed ore, ore.. Agli amici del Piacenza Triathlon Vivo, tutti sicuri che ce l'avrei fatta, al mitico Guzzo, alla banda degli Asolani, il vostro cappellino ha portato bene, a Stefano e Master Runner che ho avuto il piacere di incontrare di persona, grandi persone e grandi atleti, loro han pestato sul serio! Ringrazio veramente tutti di cuore, spero di non aver dimenticato nessuno, questa è una partenza, perchè varcata una finish line, ce n'è subito un'altra che ci attende, è la nostra natura, siamo triatleti.. siamo Ironman!








Commenti

  1. Bravissssssssssimo!!!!! :D
    Anch'io ogni tanto guardavo il mio bracciale e... "certo che ci vediamo alla finish line, puoi contarci, gli dicevo..." :D

    scusa, ma quando ho letto del crucco che è andato giù dritto, ho riso tanto... poverino!:D

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie! Anche se ho pensato che quella scritta portasse un pò sfig...

      Elimina
  2. Complimenti sinceri... non mollare dopo una brutta caduta non è da tutti.
    Poi ...con un pizzico di cattiveria ...miglioriamo questo Run ...magari perdendo qualche etto.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie GianCarlo, anche se più che etti qui ci sarebbe da buttar giù almeno un 5Kg... ma la birra... :-)

      Elimina
  3. Che dire... Hai detto tutto. Grande! Alla prossima de o assolutamente farlo anche ioooooo!!!!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. L'anno prossimo varcheremo la finish line assieme! E poi... CHAMPAGNE!!! :-)

      Elimina
  4. Grande, anche io e signorina eravamo a Pescara.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie, spero che sia stata un buona gara anche per te!

      Elimina
  5. tantissimo complimenti...
    peccato non mi sia potuto aggregare ai vari raduni blogger

    Alessio

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Complimenti a te! Sei stato spettacolare, gran tempo!!!

      Elimina
  6. grande esordio da combattente, se non hai mollato dopo la caduta ormai nont i ferma più nessuno!
    e poi mi hai sopportato anche con l'adesivo per terra! :)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Il tuo adesivo mi ha dato le ultime forze. Sei un grande, ottima gara. Ci vediamo l'anno prossimo! Adesso tutti su zona cambio!

      Elimina
  7. complimenti per la tenacia sulla quale non avevo dubbi. L'esordio con incidente non è il massimo ma risollevarsi è importantissimo. Ora il traguardo è raggiunto, godilo e poi comincia a pensare, se vuoi continuare su questa strada, alle strategie per rendere la distribuzione delle forze più equilibrata.
    Anche il mio inizio fu dello stesso tenore (foratura al primo 70.3 e grande squilibrio tra nuoto-bici e corsa).
    buon divertimento

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie per i complimenti. La distanza è tanta per me, ma rispetto alle altre gare, oltre alla soddisfazione, mi sento "diverso". Mi ha lasciato dentro qualcosa, non riesco a spiegarlo. Devo migliorare fortemente in bici, è fuori discussione, e di conseguenza non soffrire poi così tanto a piedi. Vediamo se riesco a fare Nibbiano... :-)

      Elimina
  8. Il tuo racconto ha fatto venire la pelle d'oca anche a me, non posso che aggiungermi ai tanti complimenti che ti hanno fatto. Sarà anche un 70.3 ( e già non è poco ) ma il carattere e la forza di volontà che hai dimostrato sono quelle di un IronMan !

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie Rocha, arriverà anche per te, non ti preoccupare, stai migliorando tantissimo e sei solo all'inizio!

      Elimina
  9. Paolo sei un grande!
    Tenacia e passione sono i tuoi cognomi!!

    RispondiElimina
  10. Complimenti per il primo di tanti traguardi e per il bellissimo racconto!

    ps: allo start ero davanti a Stefano!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Mi ricordo! Il gigante buono, quello che in bici pesta di brutto! ;-)

      Grazie!

      Elimina
    2. Insomma gigante...mi confondi con Bucci...io sono appena 1,75 ;-)

      Elimina
  11. Ahahahha può essere, siamo alti uguali :-P

    RispondiElimina
  12. Grandissimo Paolino!
    Vedo che dai tempi di Siemens ne hai fatta di strada!
    Ti ricordo ancora con pancetta tipo donna gravida al sesto mese, oltre ad una quantità industriale di sigarette!
    Mi fa molto piacere che ti sia "disintossicato" e sia passato ad una vita più salubre...
    Un grande in bocca al lupo e congratulazioni! ;-)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie Raf! Essì ne è passato di tempo! Non mi far ricordare che sto invecchiando :P

      Elimina

Posta un commento

Post popolari in questo blog

Nuoto - 3000 metri di soddisfazione.

Allenamento alternativo

Books - Niente panico si continua a correre